Ossessione per la magrezza. Restrizioni alimentari molto, troppo severe, a volte fino al digiuno. Calcolo maniacale delle calorie.
Poi, quando viene meno il controllo e irrompe la pulsione, abbuffate ingovernabili, a cui spesso segue l’induzione del vomito.
Oppure incapacità di porsi un limite, dire no. Fino a ritrovarsi con un corpo deformato, appesantito, che suscita vergogna e disagio.
Anoressia, bulimia, obesità: cosa succede quando il cibo occupa ogni pensiero o, al contrario, perde ogni valore?
Perchè questa fatica nel rapportarsi con il proprio corpo?
Cosa c’è alla base di questa difficoltà nello stare davanti allo specchio, nel confrontarsi con la propria immagine?
Qual è la ragione profonda che tomenta il soggetto?
La cura mira non tanto a riabilitare la persona a un’alimentazione corretta, ma ad affrontare ciò che rappresenta il cuore dei disturbi del comportamento alimentare: il rapporto con gli altri, la domanda di essere amati e riconosciuti nella propria unicità.