Sul lato maschile: impotenza, eiaculazione precoce.
Sul lato femminile: assenza di desiderio sessuale, anorgasmia, vaginismo.
Perchè al soggetto sembra essere interdetto il godimento del corpo? Qual è il significato profondo di questi disturbi, al di là dell’approccio puramente medico al problema?
Esiste un livello di “normalità” nella sessualità umana?
Qual è il senso di quei sintomi sessuali che -mistero per la medicina!- non sono dovuti ad alterazioni organiche?
La cura di parola offre uno spazio di riflessione intorno a queste tematiche. Per scoprire in che modo questi sintomi abbiano a che fare con la storia del soggetto, con la storia della coppia, con un orizzonte Altro (quello dell’inconscio) refrattario a ogni sforzo di “educazione alla sessualità corretta” (!).